Trattato redatto nel 1090 circa dal maestro chan Zongze Cijiao del Monastero di
Changlu. Cijiao di Changlu fu un maestro della scuola Linji del Buddhismo chan e
un patriarca del Buddhismo della Terra pura.
1. Se aspirate ad apprendere la saggezza attraverso la via
del bodhisattva, dovete prima far sorgere la mente di grande compassione,
generare grandi voti e coltivare il samadhi, impegnandovi a guidare al risveglio
gli esseri senzienti senza cercare la liberazione solo per voi stessi.
2. Con tale disposizione mentale lasciate andare qualsiasi idea e abbandonate le
miriadi di preoccupazioni, così che il corpo e la mente siano unificati,
continuamente sia nel movimento che nella quiete.
3. Moderatevi nel mangiare e nel bere, senza prendere troppo né troppo poco.
Regolate il sonno, senza privarvene e senza concedervene in eccesso.
4. Quando vi sedete in meditazione sistemate un cuscino su una stuoia in un
luogo tranquillo e ordinato. Indossate abiti comodi, non troppo stretti.
Assumete una posizione corretta e un portamento sereno.
5. Sedete nella posizione del loto, ponendo prima il piede destro sulla coscia
sinistra e poi il piede sinistro sulla coscia destra. Va bene anche la posizione
del mezzo loto, in cui basta porre il piede sinistro sulla coscia destra.
6. Ponete la mano destra sulla caviglia sinistra e la mano sinistra sul palmo
della mano destra. I pollici delle mani si sfiorano.
7. All'inizio inclinate lentamente il corpo in avanti, oscillate verso destra e
verso sinistra, e quindi sedete eretti. Una volta assestata la postura non
inclinatevi più né a destra né a sinistra, né avanti né all'indietro. Allineate
le anche, la spina dorsale e la base del cranio, in modo che si sostengano a
vicenda. La vostra forma è quella di uno stupa. Il corpo non deve però essere
rigido, perché ciò disturba la corretta respirazione, ostacolando la pace
mentale. Le orecchie devono essere in linea con le spalle, e il naso con
l'ombelico. Tenete la bocca chiusa, la lingua posata sul palato superiore.
8. Tenete gli occhi leggermente aperti per evitare l'insorgere del torpore. Ad
occhi aperti il potere della concentrazione meditativa è forte. Nei tempi
antichi molti monaci eminenti praticavano ad occhi aperti. Il maestro chan Fayun
Yuantong disapprovava la meditazione seduta con gli occhi chiusi, paragonandola
al praticare dentro una caverna di fantasmi in una montagna tenebrosa. Il
significato di questo monito è profondo e solo i praticanti avanzati lo
realizzano.
9. Una volta resa stabile la postura e armonizzato il respiro, rilassate il
basso addome. Non trattenete alcun pensiero, né positivo né negativo. Quando un
pensiero sorge, notatelo immediatamente. Diventandone consapevoli esso scompare.
Alla fine non sarete più coinvolti dai fenomeni e la vostra pratica fluirà
ininterrotta. Questa è l'arte essenziale della meditazione seduta.
10. La meditazione seduta è una via autentica alla pace e alla felicità.
Tuttavia molti la praticano in modo errato e ciò può perfino causare malattie.
Questo perché essi non conoscono come applicare la mente correttamente. Se
meditate nel modo giusto, il corpo si sentirà naturalmente leggero e comodo, e
la vostra mente sarà chiara e acuta. La consapevolezza rifulgente. Il gusto del
Dharma arricchisce lo spirito, conducendo alla gioia pura della serenità.
11. Per coloro che sono già risvegliati, tale pratica potrebbe paragonarsi a un
drago che trova l'acqua, a una tigre che ruggisce tra i monti. Per coloro che
non sono ancora risvegliati, questa pratica equivale a soffiare sul fuoco: non è
più necessario un grande sforzo. Se comprenderanno in modo chiaro e corretto, il
successo sarà certo.
12. Ciò nonostante, col progredire della pratica possono manifestarsi fenomeni
demoniaci, poiché sulla via si incontrano numerose condizioni favorevoli e
sfavorevoli. Ma, finché mantenete la chiara consapevolezza nel momento presente,
nulla sarà per voi un ostacolo.
13. Questi stati confusionali sono chiaramente delineati in vari testi, tra cui
Il Surangama-sutra, "Il grande manuale sul calmare e osservare" (della scuola
tiantai) e "Le indicazioni per la coltivazione e la realizzazione" del maestro
Guifeng. Nessuno perciò, al fine di prendere le appropriate precauzioni,
dovrebbe ignorare questi testi. Quando desiderate emergere dalla meditazione,
fate oscillare lentamente il corpo e alzatevi con calma e attenzione, senza
affrettarvi. Non fate movimenti bruschi.
14. In seguito, per mantenere continuamente il potere del samadhi, praticate in
modo adeguato a ogni situazione: è come se vi prendeste cura di un neonato. In
tal modo sarà facile accrescerlo.
15. Coltivare la concentrazione meditativa (chan samadhi) è un compito
urgentissimo. Se la mente non si pacifica nella concentrazione meditativa,
sebbene progrediate nella contemplazione, vi sentirete ancora persi. Se volete
trarre una perla dal profondo dell'oceano, è meglio calmare le acque; se le
agitate, vi sarà più difficile. Allo stesso modo, quando l'acqua del samadhi è
calma e chiara, la perla della mente si rivela da sé.
16. Perciò il Sutra del perfetto risveglio dice: "La pura saggezza non
ostacolata sorge dal samadhi profondo." Il Sutra del Loto dice: "Praticate in un
luogo tranquillo il raccoglimento della mente, stabilizzandola e rendendola
immobile come la Montagna Polare." Quindi, per trascendere l'ordinario e entrare
nel sacro, si deve praticare in una condizione di tranquillità, senza disturbi.
Affidandovi all'energia del samadhi, quando siete in fin di vita, sarete in
grado di spirare nella posizione di meditazione seduta o in piedi.
17. Persino se volete fermamente ottenere la liberazione in questa vita,
potrebbe essere tempo sprecato. Se poi continuate a rimandare, privi di una
forte determinazione, sarete preda della forza del karma. Perciò i maestri
antichi dicevano che senza il potere del samadhi ci si arrende di fronte alla
morte; è come se si chiudessero gli occhi e si tornasse a mani vuote, dopo aver
vagabondato invano.
18. Mi auguro che i compagni di meditazione rileggano frequentemente questo
breve trattato, per aiutare se stessi e gli altri a realizzare insieme il
completo risveglio.