"Il ventro-centrico" (Itsuo Tsuda)
la meditazione come via
tra vipassana e zazen




 

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"Il ventro-centrico" (Itsuo Tsuda)


Iniziamo a leggere oggi qualche brano di Itsuo Tsuda, il creatore del cosiddetto Movimento rigeneratore, in qualche modo è vicino alla pratica meditativa su cui noi lavoriamo, basandosi sui seguenti tre principi: senza conoscenza, senza tecnica, senza scopo.

"Contrappongo il cerebro-centrico al ventro-centrico e ora vi esporrò le differenze essenziali tra i due.
Il cerebro-centrico dipende dalla percezione dei cinque sensi, i cui dati sono trasferiti in nozioni generali, chiamate concetti. A partire da questi concetti, costruisce una rappresentazione del mondo che, per principio, deve essere coerente nel suo insieme. Egli agisce sul mondo così rappresentato, mettendo in opera la conclusione che ha raggiunto tramite la sua attività intellettuale. Pensa che basti fare appello alla propria volontà per agire.
Ma, ahimè!, la volontà agisce solo mediante i muscoli chiamati volontari, la cui portata è limitata a una piccola parte dell'attività corporale.
Nessun tiranno al mondo, fosse anche uno zar russo, ha mai potuto dare ordini come: sbadigliate, starnutite, rabbrividite, fate battere più forte il vostro cuore, sudate abbondantemente ecc.
Tutto ciò che possiamo fare è compiere sforzi volontari. Per sudare, possiamo eseguire un lavoro muscolare. Ma se il corpo rifiuta di sudare? Conosco più di un caso di questo genere.
Nel ventro-centrico, il motore che suscita l'azione non sono i segnali dati dai neuroni della corteccia cerebrale. È la spontaneità. Egli stesso non sa da dove venga la forza che lo spinge ad agire. [...] Di fatto la spontaneità non è né buona né cattiva. Trascende il bene e il male. [...]
Il terreno dell'Europa, tuttavia, è tale che, nel corso dei secoli, Dio smette di essere la forza che soffiava attraverso il corpo di Gesù. È diventato un magistrato. Decisamente, l'Europa vuole ricondurre tutto a un problema di coscienza.
Ho avuto l'idea di rappresentare questo rapporto con un simbolo ben conosciuto: il triangolo. Il cerebro-centrico è un triangolo rovesciato con il vertice in basso e la base in alto. Rappresenta il circuito «percezione-coscienza-volontà». È significativo che i grandi pensatori occidentali siano stati sempre raffigurati nelle caricature con una grossa testa e i piedi minuscoli.
Il ventro-centrico è un triangolo ben stabile, con la base in basso e il vertice in alto. Questo triangolo coincide curiosamente con la postura di zazen, è la piramide umana. [...]
Il cervello ha il suo circuito: coscienza e volontà, mentre il ventre agisce solo mediante la spontaneità e l'intuizione" (Il non-fare, pp. 51-53).