"Un senso di spaziosità che è profondamente in pace" (Eckhart Tolle)
"Un senso di spaziosità che è profondamente in pace" (Eckhart
Tolle)
Abbiamo continuato a leggere qualche brano tratto da Parole
dalla quiete di Eckhart Tolle:
"Ogni volta che vi è possibile, date un'occhiata dentro di
voi per vedere se state inconsciamente creando un conflitto tra l'interno e
l'esterno, tra le circostanze esteriori di quel momento - dove siete, con chi
siete o cosa state facendo - ed i vostri pensieri e quello che sentite. Potete
percepire com'è doloroso essere in opposizione interiore con quello che è?
[...]
Il «no» abituale e reattivo rinforza l'ego. Il «sì» lo indebolisce. La vostra
forma-identità, l'ego, non può sopravvivere all'arrendersi.
[...]
Quando dite «sì» alla vita nel suo «essere così com'è», quando accettate questo
momento così com'è, potete sentire in voi un senso di spaziosità che è
profondamente in pace.
[...]
Quando accettate completamente questo momento, quando smettete di litigare con
quello che è, la compulsione a pensare si allenta ed è sostituita da una
quiete vigile. Siete pienamente coscienti e tuttavia la mente non sta
etichettando questo momento in nessun modo. Questo stato di non-resistenza
interiore vi apre alla coscienza incondizionata [...]. Questa vasta intelligenza
può allora esprimersi attraverso di voi ed assistervi, da ambo le parti,
dall'interno e dall'esterno. Ecco perché, lasciando andare la resistenza
interiore, spesso constatate che le circostanze volgono al meglio.
[...]
L'arrendersi, si potrebbe dire, è la transizione interiore dalla resistenza
all'accettazione, dal «no» al «sì». Quando vi arrendete, il vostro senso del sé
passa dall'essere identificati con una reazione o con un giudizio mentale,
all'essere lo spazio intorno alla reazione o al giudizio. È un passaggio
dall'identificazione con la forma - pensiero o emozione - all'essere e al
riconoscimento di voi stessi come quello che non ha forma - spaziosa
consapevolezza.
Qualsiasi cosa accettiate completamente vi porterà alla pace, incluso
l'accettare che non potete accettare, che siete in uno stato di resistenza" (dal
cap. VI).
Nella lezione del mercoledì abbiamo continuato a leggere dal
libro di Charlotte Joko Beck, Niente di speciale. Vivere lo zen
(clicca
qui).