Una poesia sul cogliere la cosa in sé, il fulcro stesso della vita: nella
metafora, il grido delle foglie.
Oggi le foglie gridano, appese a rami che il vento scuote,
Eppure il nulla dell'inverno diviene un poco meno.
È ancora pieno di ombre gelide e nivee forme.
Le foglie gridano... Ci si discosta, si ascolta solo il grido.
È insinuante, riguarda qualcun altro.
E per quanto si dica che siamo parte del tutto,
La cosa implica un conflitto, una resistenza;
E l'essere parte è uno sforzo che diminuisce:
Si sente la vita che dà la vita così com'è.
Le foglie gridano. Non è un grido di attenzione divina,
Né il fumo di eroi sfiatati, né grido umano.
È il grido di foglie che non trascendono se stesse,
In assenza di ogni fantasia, senza significare più
Di quel che sono nella percezione ultima dell'udito, nella cosa
In sé, e infine il grido non riguarda più nessuno.