"Quanta maggiore è la delizia" (Spinoza)
"Quanto maggiore è la letizia da cui siamo affetti, tanto maggiore è la
perfezione a cui passiamo, cioè tanto più, necessariamente, partecipiamo della
natura divina.
È dunque proprio
dell'uomo saggio servirsi delle cose e trarne diletto per quanto è possibile
(non già sino alla nausea, perché ciò non significa prender diletto). È proprio
dell'uomo saggio, dico, ristorarsi e rinforzarsi con cibi e bevande moderati e
gradevoli, come anche con odori, con l'amenità delle piante verdeggianti, con
gli ornamenti, con la musica, con i giochi che esercitano il corpo, con gli
spettacoli teatrali e con altre cose siffatte delle quali ciascuno si può
servire senz'alcun danno altrui.
Giacché il Corpo umano è composto di moltissime
parti di natura diversa, le quali hanno bisogno continuamente d'un alimento
nuovo e vario affinché tutto il Corpo sia ugualmente atto a tutto ciò che può
seguire dalla sua natura, e, conseguentemente, affinché la Mente sia ugualmente
atta a comprendere più cose contemporaneamente" (Spinoza).