"Perché preoccuparvi del risveglio?" (Dallo Shobogenzo)
Un altro brano tratto dallo Shobogenzo, dal capitolo
Immo:
Una premessa: immo significa 'quiddità', in altre parole: 'ciò che è'. È
la natura assoluta presente in ogni essere. Questa volta proviamo a leggerlo
senza ulteriori commenti.
"Il Grande Maestro Kōkaku del monte Ungo [...] un giorno
disse ai monaci: «Se volete raggiungere immo, dovete diventare un uomo di
immo. Tuttavia, dal momento che siamo già seguaci della Via, perché
preoccuparci?».
[...] Le persone, così come sono nella loro natura originaria, già manifestano
la Via. Immo è «ciò», ovvero l'incomparabile forma della Via del Buddha
che contiene il mondo intero. [...]
Se siamo parte del mondo intero, perché mai è necessario trovare immo?
Immo è la reale forma della verità così come si manifesta da un capo
all'altro del mondo; è fluida e diversa da ogni sostanza permanente. Il nostro
corpo non è veramente nostro. La nostra vita [...] non rimane mai statica.
Innumerevoli cose passano e non le vedremo mai più. Anche la nostra mente muta
in continuazione. [...] Non possiamo raggiungere questa comprensione attraverso
alcuno sforzo personale. [...] Tutti noi siamo originariamente «quell'uomo»
[cioè l'uomo risvegliato]. [...] Dunque è inutile preoccuparsi di conseguire
l'illuminazione. Nondimeno, preoccuparsi è già un passo verso il risveglio. Non
siate sorpresi. È l'unica via al risveglio.
[...] Dal momento che siete già «quell'uomo», perché preoccuparvi del risveglio?
È insensato farlo. L'autentica essenza di tutti i fenomeni è l'illuminazione, la
vera natura del corpo-e-mente è immo, Buddha è immo. [...] Non
possiamo essere separati dalla Via. Non inquietatevi per questo. Non c'è posto
per il dubbio.
C'è un antico detto che ci giunge dall'India e dalla Cina: «Se qualcuno cade a
terra, di certo si rialzerà facendo affidamento sulla terra». [...]
Il risveglio è trascendere il risveglio; cadere completamente nell'illusione è
trascendere l'illusione e giungere alla grande immo illuminazione. Siete
pervasi sia dal risveglio, sia dall'illusione; la vostra condizione dipende dal
principio del cadere e risollevarsi da terra. [...] Cadendo, potrete rialzarvi
solo attraverso la vacuità; quando cadete nella vacuità vi rialzate attraverso
la terra. [...] Non potete separarvi né dalla terra né dalla vacuità. [...]
In realtà non esiste nulla di particolare, e non c'è bisogno di avere
un'illusione. Quando non poniamo alcuna domanda, allora esiste immo.
[...] L'intero Universo stesso è Verità [...] «Non importa quanto possiamo
dubitare o smarrirci, nondimeno vi è solo la Via del Buddha in ogni
mondo-di-Buddha». Le cose appaiono manifestando la loro intrinseca vita eterna.
Saggezza e ignoranza appaiono in contrapposizione come il sole e la luna ma,
fondamentalmente, trascendono questa contrapposizione.
[...] Yakusan chiese al Gran Maestro Musai, del monte Nangaku: «Ho studiato
profondamente [...]. Ho udito tuttavia, che nel sud vi è una scuola [si
riferisce allo zen] che insegna a 'puntare direttamente al cuore dell'uomo,
realizzare la propria natura e diventare un Buddha'. Non riesco a comprenderne
il significato. Maestro, ti prego di avere compassione e di spiegarmelo». [...]
Rispose così: «Immo non può essere conseguito. Immo non può
non-essere conseguito. Né l'uno né l'altro possono essere conseguiti. Che cose
puoi fare?». [...] Una volta, il Sesto Patriarca Enō insegnò al Maestro Zen Nangaku: «Immo
è qualcosa che viene così». [...]Ogni cosa è qualcosa e viene
così. Dovremmo sapere che questo è «ciò», immo, e che realizza la verità,
senza alcun dubbio".