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"Qual è il meccanismo che forma le immagini? Mia moglie mi
dice: «Sei uno sciocco». La cosa non mi piace e mi lascia un segno nella mente.
Poi mi dice qualcos'altro; anche questo mi lascia un segno nella mente. Questi
segni sono le immagini della memoria. Ora, quando mi dice: «Sei uno sciocco», se
in quello stesso istante sono conscio, presto attenzione, allora non rimane
alcun segno - può darsi che abbia ragione. Cioè in uno stato di disattenzione si scambiano le immagini mentali per la realtà oggettiva. Vivere attraverso il filtro della memoria degli eventi passati è essere succubi della speranza fanciullesca, del rancore e delle ripicche; è vivere con la mente e le sue valutazioni, i suoi ricordi e i suoi paragoni. È l'essere subito pronti a tirare fuori le unghie, è una lotta infinita. Se non sono uno sciocco, cosa mi turba? E se lo sono, perché non riconoscerlo sinceramente? L'attenzione mantiene in uno stato mentale pacificato. L'attenzione è qualcosa di estremamente importante, è la chiave di volta. Questa cosa non andrebbe mai dimenticata. Sei attento: sei presente, sei lì, sei vuoto e sei ricettivo. Abbiamo iniziato con la consapevolezza del respiro. A conclusione della lezione del lunedì
abbiamo continuato la nostra lettura e commento di brani tratti dallo
Shobogenzo (clicca
qui).
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