Risvegliarsi non è necessariamente piacevole (John de Ruiter)
la meditazione come via
tra vipassana e zazen




 

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Risvegliarsi non è necessariamente piacevole (John de Ruiter)


Risvegliarsi non è necessariamente piacevole;
ti ritroverai a vedere
perché per tutto questo tempo
hai scelto di dormire.
Quando ti risvegli,
la prima cosa che vedi
è che la Realtà non esiste per te,
ma tu esisti per essa.

Per quanto sia scioccante,
quando lasci che questa realizzazione
ti penetri dentro,
c'è quiete.

Non devi più faticare
per tenere insieme una realtà
che non esiste,
forzando di essere reale
quello che non è reale.

Tu e questa vita che hai vissuto
non siete reali...

Nel lasciare che questo ti entri dentro,
anche attraverso lo shock... il dolore... l'annichilimento,
c'è riposo.

La realtà è quando
tutto quello che vuoi sapere
è quello che è vero...
così che puoi lasciarlo entrare
ed essere vero.

La realtà non è un posto sicuro per te,
il te che tu hai creato.
E' il solo posto dove morirai;
dove non c'è spazio
per le tue speranze,
per i tuoi sogni.

Una volta ce l'hai lasciata entrare,
quando cominci a ri-risvegliarti,
a lasciare che la Realtà ti risvegli,
niente può più farla andare via.
Questo è l'inizio della tua fine.

Risvegliarsi può essere molto più doloroso
che l'agonia dei tuoi sogni,
ma risvegliarsi è reale...

E ci sarà un'integrazione;
una fusione di te e della realtà.
Tu e la realtà diventerete uno
in un mondo che non accetta né vuole uno,
ma due.

Diventerai un servo amato
invece che un maestro controllore...