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"Realizzare che non dobbiamo essere niente" (Toni Packer)
"Le cose accadono semplicemente. La pioggia batte leggera. Il cuore pulsa. C‘è il respiro, dentro-fuori, dentro-fuori, dentro-fuori. C‘è l‘ascolto silenzioso, l‘apertura… il vuoto… il niente. Illuminazione? Quanto è letale appiccicare un‘etichetta. Nel momento in cui si applica un‘etichetta, la vitalità si congela in un concetto: «La mia esperienza dell‘illuminazione!». Essere vivi, completamente vivi, significa scorrere senza impedimenti, un flusso vulnerabile di vitalità senza resistenze. […] Senza bisogno di pensare a ‘me‘: quel che sono, quel che sarò. [...] Il nostro desiderio di esperienze è una resistenza al semplice essere qui, ora. È il rumore dell‘aeroplano. La nebbia. Il vento che spira dolcemente, la pioggia che cade, il respiro, il suono, il pulsare, l‘aprire, il chiudere, niente di niente… È un tale sollievo realizzare che non dobbiamo essere niente".
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