Ovunque (Julia Hartwig)
la meditazione come via
tra vipassana e zazen




 

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Ovunque (Julia Hartwig)


Ovunque questo mio io.
Non potrebbe abbandonarmi per un istante?
Mi dice: Sii te stessa, è già qualcosa.
Altre volte: Scavalca te stessa, questa sì che è un'arte.
O altrove: Non scavalcherai te stessa.
Si vanta di non essere noioso, di avere sempre qualcosa che gli accade. Ma lo soffoca questa incessante intimità. E così corre al mare, si perde in quel paesaggio, si immedesima nei racconti altrui, poi si allontana scoraggiato.
Lo riflettono tutti i vetri che oltrepassa, le pozzanghere,
le pupille degli occhi degli altri.