All'inizio della lezione abbiamo letto un brano di Osho
Rajneesh:
"Da bambino andavo spesso al fiume la
mattina presto. [...] Il fiume era molto pigro, quasi immobile. Al mattino
presto, quando il sole non era ancora sorto, era impossibile vedere l'acqua
scorrere, tanto il fiume era pigro e silenzioso. Non era ancora l'ora delle
abluzioni rituali, e ogni cosa era tremendamente silenziosa. Neppure gli uccelli
cantano a quell'ora, non c'è un suono. E il profumo dei manghi aleggiava sul
fiume.
Io andavo nell'angolo più remoto del fiume, e sedevo. Stavo lì, non facevo
nulla; non c'era bisogno di far nulla, stare lì mi bastava, era talmente bello.
Poi facevo il bagno, nuotavo. Al sorgere del sole, andavo sull'altra riva, dove
c'era una vasta distesa di sabbia; e lì mi asciugavo al sole, supino nella
sabbia, e a volte mi addormentavo.
Quando tornavo a casa, mia madre mi domandava: «Cos'hai fatto tutta la mattina?»
Io dicevo: «Niente». In effetti non avevo fatto niente.
E lei diceva: «Come niente? Qualcosa devi avere pur fatto, sei stato via delle
ore». E aveva ragione; ma neppure io avevo torto.
Non avevo fatto niente, ero solo stato lì in compagnia del fiume, lasciando che
le cose succedessero da sé. Se mi veniva voglia di nuotare, nuotavo. Se mi
veniva voglia; non era un fare da parte mia, non avevo bisogno di decidere
nulla. Se mi veniva voglia di dormire, dormivo. Succedevano delle cose, non ero
io che le facevo. La mia prima esperienza di satori accadde proprio lì al
fiume. Senza che facessi nulla, semplicemente stando lì, succedevano milioni di
cose.
Mia madre insisteva; perciò dicevo: «Va bene, ho fatto il bagno, e mi sono
asciugato al sole». E lei era soddisfatta.
Ma io non lo ero: perché quel che accadeva al fiume non può essere reso dalle
parole: «Ho fatto il bagno»".
In poche parole: nulla di artificiale, di
artefatto, di costruito. Nulla in più: semplicemente una mente naturale, che
fluisce liberamente con le cose, non ostruita.
Abbiamo iniziato con l'anapanasati
(consapevolezza del respiro).
Poi la meditazione camminata.
Successivamente, da seduti, la consapevolezza dei micro-movimenti della spina
dorsale.
L'esercizio della valutazione dei pensieri: positivo, negativo o neutro?
In ultimo l'esercizio del controllo dei pensieri attraverso la domanda mentale:
"da dove viene?".
Alla conclusione della lezione, abbiamo letto e commentato
una storia sul maestro Seng-ts'an
(clicca
qui).