La sola cosa (Czesław Miłosz)
la meditazione come via
tra vipassana e zazen




 

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La sola cosa (Czesław Miłosz)


 

La foresta nei colori d’autunno sopra la valle.
Un viandante arriva condotto qui da una mappa
O forse dalla memoria. Una volta, molto tempo fa, col sole,
Quando cadde la prima neve, passando di qua,
Provò gioia forte senza un perché,
La gioia degli occhi. Tutto era un ritmo:
Alberi che sfilavano, un uccello in volo,
Un treno sul viadotto, una festa del movimento.
Torna dopo anni e non chiede nulla.
Desidera la sola cosa preziosa:
Essere soltanto uno sguardo puro senza nome,
Senza aspettative, né paure, né speranze,
Per stare a quella soglia dove non c’è più io e non-io.