"Questa è la vera intuizione" (Lin-chi)
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"Questa è la vera intuizione" (Lin-chi)


Continuiamo a leggere dal Lin-chi-lu:

"Il Maestro si rivolse all'assemblea dicendo: «Seguaci della Via, per il Dharma del Buddha non è necessario alcuno sforzo. Dovete soltanto essere uomini ordinari con nulla da fare: defecate, urinate, indossate vesti, consumate cibo e giacete quando siete stanchi. 'Gli sciocchi ridono di me, ma il saggio comprende'. [...]
Rendetevi padroni di ogni situazione e, ovunque voi siate, sarà il vero luogo. Qualsiasi circostanza non potrà allontanarvi da dove siete. [...]
'Se amate il sacro e odiate il profano, sarete trascinati e affonderete nel mare della nascita-e-morte»" (dal cap. XII).

"Qualcuno chiese: «Cosa è Buddha-Mara?».
Il Maestro disse: «Un pensiero di dubbio nella vostra mente è Mara. Se comprenderete che i diecimila dharma non sono mai nati, che la mente è come un fantasma, che non esiste un singolo granello di polvere o un singolo dharma, che non esiste assolutamente alcun luogo che non sia immacolato e puro, questo è Buddha. Quindi Buddha e Mara sono due stati, l'uno puro e l'altro impuro.
Secondo me non esiste alcun Buddha, alcun essere senziente, alcun passato, alcun presente. La realizzazione si consegue all'istante, non c'è bisogno di tempo, non c'è alcuna pratica, alcun atto di realizzare, alcun guadagno o perdita: per tutto il tempo c'è nessun altro Dharma.
[...] Seguaci della Via, colui che in questo momento, davanti ai miei occhi, splende solitario e manifesto ascoltando il mio discorso, quest'uomo non dimora in alcun luogo: attraversa le dieci direzioni ed è liberamente se stesso nei tre regni. Sebbene entri nelle differenziazioni di ogni stato, nessuna di queste lo può sviare.
[...] Seguaci della Via, proprio ora l'uomo deciso sa perfettamente bene che fin dal principio non vi è nulla da fare. Solo perché la vostra fede in ciò è insufficiente correte incessantemente»" (dal cap. XIII).

"Qualcuno chiese: «Cos'è la 'vera intuizione'?».
Il Maestro disse: «Dovete soltanto in qualsiasi momento entrare nel profano, entrare nel sacro, entrare nel contaminato, entrare nel puro [...].
[...] Vi è solo l'uomo della Via, che ascolta il mio discorso e non dipende da nulla [...]. Destatevi alla non-dipendenza, e non vi sarà alcun Buddha da conseguire. Questa è la vera intuizione.
Gli studenti non lo comprendono e, poiché aderiscono a nomi e frasi e sono ostacolati da termini quali 'profano' e 'sacro', oscurano il loro Occhio del Dharma e non possono raggiungere una visione chiara. [...]
Se volete vivere o morire, andare o rimanere, levarvi o indossare le vesti liberamente, riconoscete immediatamente l'uomo che sta ascoltando il mio discorso. Egli è senza forma, senza caratteristiche, senza radice, senza origine, e senza alcuna dimora, eppure è vivace e pieno di vita»" (dal cap. XIV).