"Questo vostro corpo fisico costituito dai quattro grandi
elementi non può né esporre né ascoltare il Dharma [l'insegnamento]. La milza,
lo stomaco, il fegato e la cistifellea non possono né esporre né ascoltare il
Dharma. Cosa è quindi che può esporre ed ascoltare il Dharma? Non è altro che il
vostro vero uomo, qui distintamente davanti a me, senza alcuna forma, splendente
da solo, questo può esporre ed ascoltare il Dharma! Se comprendete in questo
modo, non siete diversi dal Buddha-Patriarca. Agite semplicemente senza mai
interrompervi e tutto ciò che entra in contatto con i vostri occhi sarà giusto.
Ma poiché «quando nasce una sensazione, la saggezza è ostacolata e quando il
pensiero muta la sostanza si differenzia», gli uomini trasmigrano per i tre
regni e sopportano ogni specie di sofferenza. Dal mio punto di vista non vi è
alcuno che non sia della massima profondità, alcuno che non sia emancipato.
Seguaci della Via, la mente è senza forma e permea le dieci direzioni:
nell'occhio è definita vista, nell'orecchio è definita udito, nel naso
percepisce gli odori, nella bocca sostiene le conversazioni, nelle mani afferra
e stringe, nei piedi corre e sostiene.
Fondamentalmente è una sola pura radianza. Suddivisa diviene le sei sfere
sensoriali [i cinque sensi più la mente] armoniosamente unite. Poiché la mente è
non-esistente, ovunque voi siate, siete emancipati. Quale è il mio scopo nel
parlarvi in questo modo? Lo faccio solo perché voi, seguaci della Via, non siete
capaci di impedire alla mente di correre qui e là cercando in ogni luogo ed
arrancate dietro gli espedienti inutili degli antichi.
[...]
Il vero uomo della Via [...] semplicemente accordandosi con le circostanze così
come sono egli si serve del proprio karma passato; accettando le cose così come
vengono indossa le sue vesti; quando vuole camminare cammina,
quando vuole sedere si siede; non pensa neppure per un istante a ricercare la
Buddhità. Perché è così? Un uomo dell'antichità disse: «Se create il karma
cercando Buddha, il Buddha diventerà il grande precursore della nascita-e-morte».
Monaci virtuosi, il tempo è prezioso. Eppure, correndo qua e là voi cercate di
imparare la meditazione, di studiare la Via, di accettare nomi, di accettare
frasi, cercate il Buddha, cercate il Patriarca, cercate un buon maestro e vi
sforzate di speculare. Non fate errori, seguaci della Via! [...] Anticamente un
uomo disse: «Yajnadatta credeva di aver perduto la testa, ma quando la sua mente
smise di cercare, egli trovò pace». Monaci virtuosi, siate soltanto ordinari,
non datevi delle arie" (dal cap. X).