Un brano tratto dal Dhammapada, forse il
testo buddhista più famoso e letto:
"Se con mente inquinata
una persona
parla o agisce,
la sofferenza lo segue,
come la ruota del carro l'orma di
chi lo traina.
[...] Se con mente tranquilla
una persona parla o agisce,
la felicità lo segue
come un'ombra che mai si diparte.
«Mi ha insultato! Mi
ha percosso!
Mi ha provocato! Mi ha derubato!»
In coloro che coveranno
questi pensieri,
l'astio non si placherà.
«Mi ha insultato! Mi ha percosso!
Mi ha provocato! Mi ha derubato!»
In coloro che non coveranno questi
pensieri,
l'astio si spegnerà.
Con l'astio le azioni ostili
qui giammai si
placano.
È con l'amicizia che le azioni ostili si placano.
Questo è un
insegnamento antico.
Gli altri non sanno:
«Noi qui moriamo».
Coloro che lo
sanno
mettono fine, di conseguenza, alle controversie".
La sofferenza è causata da una mente
inquinata. La mente pura, pulita è in sé immacolata: odio, violenza, ignoranza,
ecc. sono prodotti secondari che la inquinano.
"Mi ha insultato! Mi ha percosso! Ecc." significa aggiungere quella seconda
freccia che ci autoinfliggiamo e che è il carburante, la perpetuazione
dell'astio nella mente.
In un discorso del Buddha c'è un'affermazione estrema, eppure significativa:
"Se anche, o monaci, ladri e assassini vi
segassero gli arti e le giunture, chi desse via all'ira, costui non seguirebbe
il mio insegnamento. Riflettete invece così: «La mia mente rimarrà imperturbata,
colma d'amore e libera da celato astio; e costoro io irraggerò di pensieri
d'amore, vasti profondi, infiniti, liberi da ira e da odio»".
Abbiamo iniziato con la consapevolezza
del respiro.
Poi la camminata.
E in ultimo l'osservazioni delle emozioni, facendo il riepilogo della giornata:
positiva, negativa o neutra?
A conclusione della lezione abbiamo
terminato la lettura della poesia di Han Shan, scegliendone alcuni versi e
commentandoli (clicca qui).