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Da Lampada a se stessi di Pier Cesare Bori (Karen Blixen)

 


Da Lampada a se stessi di Pier Cesare Bori (Karen Blixen)


Abbiamo continuato a leggere brani tratti dal testo di Pier Cesare Bori.
In questo caso si trattava di un testo tratto da Tu che mi guardi, tu che mi racconti di Adriana Cavarero, in cui si riporta una testimonianza di Karen Blixen, la nota scrittrice danese:

"Karen Blixen racconta una storia che le raccontavano da bambina. Un uomo che viveva presso uno stagno, una notte fu svegliato da un gran rumore. Uscì allora nel buio e si diresse verso lo stagno e nell'oscurità, correndo in su e in giù, a destra e a manca, guidato solo dal rumore, cadde e inciampò più volte. Finché trovò una falla da cui uscivano acqua e pesci: si mise subito al lavoro per tapparla e solo quando ebbe finito se ne tornò a letto.
La mattina dopo, affacciandosi alla finestra vide con sorpresa che le impronte dei suoi piedi avevano disegnato sul terreno la figura di una cicogna.
«Quando il disegno della mia vita sarà completo, vedrò o altri vedranno una cicogna?» si chiede Karen Blixen" (p. 152).

È un testo che ha una sua bellezza misteriosa, che forse non si sa dire totalmente.
Ci si è soffermati qualche minuto sul tema della cicogna. Cosa è la cicogna? il senso dato alla propria vita? quel senso di cui si potrà forse sapere qualcosa solo al termine della vita stessa?
C'è forse una verità che passa in questo brano. Ma ci si è chiesti se la cicogna non sia forse quell'essenza che è propria dell'attimo presente e non da ricercare con sguardo retrospettivo alla fine dei propri giorni. L'una cosa certamente non è in contrapposizione all'altra. Ma attribuire troppa importanza al cosiddetto senso da dare alla propria vita, rende dimentichi di quella verità fondamentale secondo la quale la bellezza suprema si estrinseca e si dona totalmente nella fruizione del momento vissuto con totale partecipazione.
Si è fatto riferimento ai frattali di Mandelbrot e alle monadi di Leibniz. La cicogna dei frattali di Mandelbrot è il disegno complessivo, ma è anche presente in qualsiasi punto infinitesimale che lo costituisce. Così anche per le monadi che costituiscono la realtà intera secondo Leibniz. In ogni monade è riassunto l'universo totale.
A questo punto importa così tanto vedere la cicogna alla fine della propria vita? si è abbastanza adulti da abbandonare la ricerca del senso? si è abbastanza autentici per entrare nella vita per quello che è, semplicemente per il suo essere momento per momento, attimo per attimo, nel suo svolgersi, nel suo darsi costantemente, senza cercarvi qualcosa d'altro rispetto alla sua semplicità? si è abbastanza trasparenti a se stessi per cogliervi la sua infinitesimale infinita bellezza? Il piede che poggia a terra, una voce udita, una mano che tocca, lo sguardo che si muove, ... Che splendore, quanta gloria inesausta.