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"La sofferenza di cercare di evitare la sofferenza” (Ronald David Laing)
“L'unica sofferenza che si può evitare è la sofferenza di cercare di evitare la sofferenza”, scrive Ronald David Laing. Ve ne è un'altra, come insegnava il Buddha nel suo famoso discorso sulle due frecce, di cui è liberante uscirne: quella prodotta dal mio lamentarmi interiore di fronte a una sofferenza in atto. Quando sono completamente deposti questi due tipi di sofferenza, viene meno il meccanismo di opposizione al dolore e può capitare l'emergere di uno spazio in cui un certo dolore risuona trasfigurato in bellezza: quel patimento si rivelerà serbatoio di grande gioia, nella misura nella quale la mente accetterà questa possibilità. Starets Zosima nei Fratelli Karamazov dice: “Conoscerai un grande dolore e nel dolore sarai felice. Eccoti il mio insegnamento: nel dolore cerca la felicità”. Estremo? Certo, per la mente dualistica tutto ciò è impensabile. Addirittura Terzani in un suo dialogo si spinge a dire: “Non c'è piacere senza sofferenza e non c'è sofferenza senza piacere. Solo quando capisci questo, godi del piacere”. |
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