"Vedere la verità di quello che è" (Jiddu Krishnamurti)
la meditazione come via
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"Vedere la verità di quello che è" (Jiddu Krishnamurti)


Abbiamo continuato a leggere alcuni brani tratti da Il libro della vita. Meditazioni quotidiane di Jiddu Krishnamurti:

"Abbiamo bisogno di possedere qualcosa, altrimenti non siamo nulla. Ci sono vari modi di possedere. Si può non possedere nulla materialmente, pur rimanendo attaccati alla conoscenza o a qualche idea. Si può essere attaccati alla virtù, alla propria esperienza, al proprio nome, al fatto di essere famosi, e così via. L'io non può esistere senza possedere qualcosa. [...] Finché non siete disposti a essere niente - e in realtà voi non siete niente -, non farete altro che alimentare dolore e antagonismi. Non si tratta di rinunciare, non si tratta di imporsi, interiormente o esteriormente, di essere niente; si tratta piuttosto di vedere la verità di quello che è. È la percezione della verità di quello che è che libera dalla paura dell'insicurezza. La paura genera attaccamento e ci illude di realizzare il distacco attraverso la rinuncia. La saggezza ha inizio dall'amore per quello che è. L'amore è condivisione, è comunione; invece il rinunciare e il sacrificarsi portano solo all'isolamento e all'illusione. [...]
Tutti i libri vi dicono: «Siate distaccati». Ma qual è la verità? Se osservate la vostra mente, vedrete una cosa straordinaria: coltivando il distacco, la vostra mente si sta solo attaccando a qualcos'altro" (pp. 81-83).