"L'istante è incondizionatamente adesso" (Soren Kierkegaard)
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"L'istante è incondizionatamente adesso" (Soren Kierkegaard)


Abbiamo continuato a leggere brani tratti da Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo di Soren Kierkegaard. Qui Kierkegaard parla del tema dell'obbedienza. Ovviamente Kierkegaard, con la sua ideologia e linguaggio religiosi, usa le parole Dio e Satana. Facciamo questo esperimento: sostituire la prima con realtà e la seconda con mente.

"Il diventare silenziosi, è la prima condizione per poter in verità obbedire. [...]
Nella natura tutto è incondizionata obbedienza [...].
Il giglio e l'uccello sono incondizionatamente obbedienti a Dio. [...] Sanno cogliere magistralmente quel che, ahimè, i più tra gli uomini si lasciano sfuggire mancandolo: l'incondizionato. [...]
L'obbediente giglio accetta con obbedienza la propria condizione e sboccia in tutta la sua bellezza. [...] Essere completamente spensierati in tutta la propria bellezza! Infatti, nonostante l'ambiente, il giglio è se stesso perché è incondizionatamente obbediente a Dio; e, poiché è incondizionatamente obbediente a Dio, è incondizionatamente spensierato [...]. E, poiché è totalmente e pienamente se stesso ed è incondizionatamente spensierato, è anche bello: le due cose si corrispondono in modo diretto e inverso. Solo con incondizionata obbedienza si può cogliere, con incondizionata precisione, «il posto» dove si deve stare; e quando lo si coglie incondizionatamente si comprende che è incondizionatamente indifferente se anche «il posto» è un letamaio. [...]
Solo l'incondizionata obbedienza sa cogliere con incondizionata precisione «l'istante»; solo l'incondizionata obbedienza sa mettere a frutto «l'istante», incondizionatamente imperturbata dall'istante successivo. [...]
Con semplicità, grazie all'incondizionata obbedienza, comprende solo una cosa: che l'istante è incondizionatamente adesso. Quando l'uccello è toccato dall'asprezza di questa vita, quando è messo alla prova nelle avversità e nelle traversie, quando per più giorni trova ogni mattina il suo nido distrutto: l'obbediente uccello si mette al lavoro ricominciando ogni giorno da capo con la stessa voglia e la stessa cura della prima volta. Con semplicità, grazie all'obbedienza incondizionata, comprende una sola cosa, ma la comprende incondizionatamente: che questo è il suo lavoro, che lui solo deve farlo. [...]
Grazie all'incondizionata obbedienza la tua volontà diventa una cosa sola con la volontà di Dio, così che la volontà di Dio, come è in cielo, avviene attraverso te sulla terra. [...] C'è una cosa che tutte le astuzie di Satana e le trappole della tentazione non possono cogliere di sorpresa o catturare: la semplicità. Invece è l'ambivalente quello di cui, con sguardo acuto, Satana va in cerca come sua preda - ma che mai è stato trovato nel giglio e nell'uccello; quello che ogni tentazione, certa della sua preda, prende di mira [...]. Ma dove c'è l'ambivalente, al di sotto, a fondamento, c'è in un modo o nell'altro la disobbedienza. [...] Dove non c'è nulla di ambivalente, Satana è impotente" (pp. 50-58).