Vacuità e Luce dell'ombra (Alejandro Jodorowsky)
la meditazione come via
tra vipassana e zazen




 

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Vacuità e Luce dell'ombra (Alejandro Jodorowsky)


Nel rifugio dell'insicurezza, accetta l'inevitabile.
Tutto, presto o tardi, si dissolve.
Perfino le montagne di granito sono nuvole.
Non ti rifugiare in piazze d'armi né in idee.
In fondo alla fugacità si cela l'imperituro.
[...]
Fa' della malattia un maestro che t'insegni la bellezza dell'effimero
[...]

La malattia sia per te una scala.
Essa viene a rivelare dove il tuo spirito si è pietrificato,
invitandoti a trasformarlo fino a che fluirà come un torrente a primavera.
Non lottare contro di lei, la sua missione è ricordarti che solo il cammino etereo ti conduce alla realtà, ossia a te stesso.
Quello che ti hanno detto che eri senza che lo fossi davvero è la malattia.
Ama il tuo carcere mentale, grazie a esso ti stai fabbricando un'aureola.