Una poesia sulla prigione dell'essere qualcuno, quindi
chiusi, definiti, limitati, rigidi, veramente volgari, cosė come una rana che
gracida continuamente il nostro nome.
Io sono nessuno! Tu chi sei?
Sei nessuno anche tu?
Allora siamo in due!
Non dirlo! Potrebbero spargere la voce!
Che grande peso essere qualcuno!
Cosė volgare - come una rana,
che gracida il tuo nome - tutto giugno
ad un pantano in estasi di lei!