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"Nel nostro sistema di meditazione, non ci fissiamo né sulla mente (in contrapposizione all'Essenza della Mente) né sulla purezza. E neppure approviamo la non-attività. Per ciò che riguarda il fissarsi sulla mente, la mente è fondamentalmente illusoria; e quando capiamo che è solo un fantasma non c'è bisogno di fissarsi su di essa. [...] Se indirizziamo la nostra mente a fissarsi sulla purezza, stiamo solo creando un'altra illusione, l'illusione della purezza. [...] La purezza non ha forma né aspetto; ma alcuni vanno così lontano da inventare la 'forma della purezza', e la considerano un problema da risolvere. [...] Queste persone sono dominate dalla purezza, e quindi la loro Essenza della Mente è oscurata". Una mente contrapposta all'essenza della mente, nella pratica meditativa, ha come premessa e naturale conclusione il dualismo. Non c'è alcuna mente da traghettare verso la purezza; non c'è nessuna purezza intesa come inattività della mente. Fissarsi sulla mente è concentrarsi su qualcosa di inafferrabile, di non fermo per definizione, di non esistente come entità a sé stante. Fissarsi sulla purezza è mancanza di naturalezza, è invenzione di ciò che non esiste, che non è, che è senza "forma né aspetto". "Coloro che si addestrano per giungere alla 'serenità', nel
loro contatto con ogni tipo di uomini devono ignorare gli errori degli altri.
Devono essere indifferenti ai meriti e ai demeriti, al bene o al male degli
altri [...] Un uomo non illuminato [...] non appena apre bocca, critica gli
altri, parla dei loro meriti o demeriti, capacità o debolezze, bene o male, e
così devia dal giusto cammino. D'altra parte, anche fissarsi sulla propria mente
o sulla purezza è una pietra in cui si inciampa nel Sentiero. "La nostra mente è in uno stato così assolutamente libero da non attaccarsi a nulla e non interessarsi né al bene né al male. [...] Quando la nostra mente non si attacca né al bene né al male, dobbiamo fare attenzione che non si fissi sulla vacuità, o che non rimanga in uno stato di inerzia" Appunto: uscire dalla gabbia del dualismo bene-male non è bloccarsi in un'assenza di contenuti. È uno stato di libertà, in cui tutto fluisce, lasciato al suo darsi, non chiuso in una fissità. "[...] All'interno, dobbiamo controllare la nostra mente; all'esterno dobbiamo
essere rispettosi verso gli altri: questo è il modo di prendere rifugio dentro
se stessi. Tutto è vuoto nella sua natura. Appena mi fisso, frammento, blocco, definisco. Creo il dualismo, la divisione, il bene e il male. Se invece lascio la presa...
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