“Un giorno
il Patriarca predicò all’assemblea in questo modo:
Nel nostro sistema di meditazione, non ci fissiamo né sulla mente (in
contrapposizione all’Essenza della Mente) né sulla purezza. E neppure approviamo
la non-attività. Per ciò che riguarda il fissarsi sulla mente, la mente è
fondamentalmente illusoria; e quando capiamo che è solo un fantasma non c’è
bisogno di fissarsi su di essa. Per ciò che riguarda il fissarsi sulla purezza,
la nostra natura è intrinsecamente pura; e se ci liberiamo da tutta le ‘idee’
illusorie, nella nostra natura non vi sarà altro che purezza, perché sono le
idee illusorie che oscurano l’illuminazione. Se indirizziamo la nostra mente a
fissarsi sulla purezza, stiamo solo creando un’altra illusione, l’illusione
della purezza”.
Hui Neng è
il sesto patriarca dello zen. Un patriarca importantissimo nella storia dello
zen.
Fissarsi sulla mente, intendendo in questo caso la mente ordinaria, in
contrapposizione alla Mente illuminata; oppure fissarsi sulla purezza, in
opposizione allo stato attuale (manchevole): tutto questo è ricadere in un
dualismo illusorio, che allontana dal 'qui ed ora'. Comprendendo la natura
essenzialmente - appunto - illusoria di questo approccio, dovrò rigettare da me
la sciocca idea di concentrarmi sulla mente, quella mente, la quale è, ma la cui
natura è illusione. Forse questo è un punto che può risultare un po' oscuro: da
una parte la mente è e dall'altra la mente è un'illusione. Non è una
contraddizione? In un certo senso, no. La mente è: chi può negarlo? Abbiamo
qualcosa da cui nascono i nostri pensieri, qualcosa che chiamiamo mente. Avrà
pure qualche realtà, è indubitabile! Ma la mente è anche un'illusione. Perchè?
Perchè se mi fisso e ne ricerco l'essenza, non la trovo. È un abisso senza
fondo. La sua natura mi appare del tutto vuota. Pensavo che ci fosse qualcosa e
invece non ho trovato nulla: ecco perchè è illusoria. Quindi se mi fisso su di
essa, non ne ricavo nulla, mi proietto in una illusione, cado in errore.
E così è illusoria anche l'idea della purezza. L'abbiamo già detto: anche questo
è dualismo. Mi costruisco la mia bella idea di purezza e me la metto davanti,
con la volontà di perseguirla. Ecco, a questo punto mi sono scordato che la mia
pratica non è una ricerca, ma una realizzazione. La natura è già pura,
l'illuminazione non va cercata, ma trovata. Trovare senza cercare. Se hai
realizzato la natura imprigionante delle tue idee e te ne sei svincolato, cosa
cerchi?