Dai detti del Maestro Huang Po - 8
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Dai detti del Maestro Huang Po - 8


La realtà assoluta è anche non esistente e ciò che è non esistente è identico a ciò che esiste e al vuoto assoluto. Poiché il Meraviglioso Che È (cioè la realtà assoluta) è tale, tutti i mondi nelle dieci direzioni non sono separati e al di fuori della nostra Mente Unico e le terre, incalcolabili come granelli di polvere, non sono separate e al di fuori del più piccolo dei nostri pensieri.
Stando così le cose, che cosa si può disegnare come interno ed esterno? [...] Perciò si dice che lo spazio vuoto non è né dentro né fuori né al centro; similmente la soggiacente natura di tutte le cose (Dharmatā) è così di per sé.
Dunque gli esseri viventi sono identici ai Buddha e i Buddha sono identici agli esseri viventi, perché fondamentalmente gli esseri viventi e i Buddha, la mortalità e il nirvāna, la passione e l'impassibilità, e i mondani e i santi, [...] le montagne, i fiumi, la grande terra e quelli che posseggono la natura essenziale e quelli che non la posseggono, sono tutti della stessa sostanza. La parola stessa (in questo contesto) è anch'essa vuota (perché non possiede una natura sua propria). E anche è e non è sono vuoti. Tutti i mondi [...] sono fondamentalmente vuoti. Se è così, dove sono i Buddha che liberano gli esseri viventi e dove sono gli esseri viventi liberati dai Buddha? Perché? Perché la soggiacente natura di tutte le incalcolabili cose è nello stato assoluto del 'Così-è'.
[...]
Ora, quanto alla Bodhi, al Nirvāna, all'assoluta natura buddhica [...] e ai bodhisattva, quali sono predicati, sono tutti simili a foglie (gialle) date come (monete d')oro e al pugno (vuoto) mostrato ai bambini per non farli piangere. Ma, quando la mano è aperta, tutti vedono che il pugno non contiene nulla.
[...]
Voi imparate solo a conoscere la vostra mente fondamentale, e, quando lo fate, di quell'atto conoscitivo non dovreste avere alcuna idea. [...] Chi intende questo Dharma, senza indugio lo conseguirà, e chi lo acquista né lo sente né lo conosce. [...] Quanti sono quelli che conoscono questo (profondo) Dharma dal lontano giorno in cui fu tramandato? Donde l'interrogativo: 'Quanti sono in tutto il mondo quelli che sono immemori di se stessi?'.