"Ora, continuamente, mentre camminate, state in piedi, sedete e giacete,
praticate solo la non-attenzione libera da ogni differenziazione, dipendenza e
attaccamento, e non fate caso a nulla; simili a uno sciocco che nessuno vuol
conoscere e che non vuole che gli altri lo conoscano, con una mente ottusa
simile a una insensibile roccia perfettamente liscia, dove nulla può entrare
dall'esterno; se la vostra mente sarà così inattaccabile e non si attaccherà a
nulla, non vi mancherà la possibilità di entrare in armonia (con la Realtà
assoluta) [...].
'La dimenticanza conduce al sentiero buddhico laddove la discriminazione porta
allo stato demoniaco'. La natura essenziale né si perde quando si è illusi né si
guadagna quando si è illuminati. [...] Il grande vuoto nelle dieci direzioni sta
essenzialmente per la (sconfinata) sostanza della nostra mente unica. Anche se
vi muovete per fare qualcosa, non potete allontanarvi da questo grande vuoto che
fondamentalmente non è né grande né piccolo, né passionale né creativo, né
illuso né illuminato, scruta a fondo tutto ma non trova né una cosa né un uomo e
neppure un Buddha, eliminando così lo spazio completamente senza lasciarsene
dietro neppure un atomo, il che significa la sua libertà da ogni dipendenza e
attaccamento. Tale è la via unica che è pura ed eterna, la mente essenziale
[...]. Come può essere soggetta a discussioni e deduzioni? Infatti il Buddha
reale è senza bocca e non spiega il Dharma e l'ascoltatore reale è senza
orecchie; allora chi ascolta (per lui)? [...]
Uno studioso del Tao dovrebbe [...] sviluppare la determinazione di non cercare
e bramare alcunché. Per lui l'ascolto del profondo Dharma è come una brezza che
gli sfiora leggermente le orecchie e si dilegua. Se poi si astiene dal dargli la
caccia, questo è il suo ingresso profondo nella serenità del Tathāgata che gli
impedisce di dare origine a un'attesa di liberazione da nascita e morte. [...]
'Solo quando né il Dharma né la mente essenziale esistono, si può capire il
Dharma della Mente'. Infatti Dharma è identico a ciò che è non Dharma (il suo
opposto) e ciò che è non Dharma è identico a Dharma e, dove non c'è né Dharma né
ciò che è non Dharma (il suo opposto), il Dharma della Mente può, in un batter
d'occhio, sviluppare una visione intuitiva tale da rivelare tutte le illusioni e
le trasformazioni dando così accesso ai Buddha passati che in realtà erano non
esistenti; ai Buddha futuri che sono non non-esistenti e non sono chiamati gli
illuminati futuri; e ai Buddha presenti il cui pensiero non regge neppure per un
attimo, e che conseguentemente non sono chiamati Buddha presenti.
Se sorge l'idea di Buddha, non pensate a lui come illuminato od ottenebrato e
come buono o cattivo, e non accettatelo né ripudiatelo. [...]
Tutte le forme sono forme buddhiche e tutti i suoni sono suoni buddhici. Quando
parlate di un noumeno, tutti i noumeni sono gli stessi. Quando vedete un
fenomeno, vedete tutti i fenomeni. [...] Quando vedete un Tao, vedete tutti i
Tao, perché per voi non c'è luogo dove non ci sia Tao. Quando vedete un granello
di polvere, vedete tutti i mondi con le montagne, i fiumi e le grandi distese di
terra nelle dieci direzioni. [...]
Poiché tutte le cose sono fondamentalmente vuote, la mente è non non-esistente.
Ciò che è non non-esistente è Il Meraviglioso Che È (cioè la realtà
assoluta).