Pei Hsiu domandò: "Quando sorgono i falsi pensieri, dov'è il Buddha?".
Il maestro rispose: "Allorché sei conscio del sorgere dei falsi pensieri, la
consapevolezza di ciò che non è falso è consapevolezza del Buddha. Quando i tuoi
falsi pensieri cessano, anche l'idea di Buddha non è più. Perché? Perché, quando
agiti la mente con l'idea di Buddha pensi alla buddhità che può essere
conseguita". [...]
Pei Hsiu domandò: "Nell'ora dell'illuminazione dov'è il Buddha?".
Il maestro rispose: "Da dove proviene la tua domanda e dove sorge la tua
consapevolezza? Infatti la parola, il silenzio, il movimento e la calma, come
pure tutti i suoni e le forme, proclamano la verità buddhica. Dove altro
vorresti cercare Buddha? Non mettere un'altra testa sulla tua testa e un'altra
bocca sulla tua bocca". [...]
Pei Hsiu domandò: "Se è così, dov'è la Bodhi?".
Il maestro rispose: "La Bodhi non è in nessun luogo. Il Buddha non guadagna la
Bodhi e gli esseri viventi non la perdono, infatti la Bodhi non può essere
realizzata dal corpo e non può essere cercata dalla mente. Tutti gli esseri
viventi sono l'espressione della Bodhi".
Pei Hsiu domandò: "Come si può allora sviluppare la mente bodhica?".
Il maestro rispose: "Con la Bodhi non s'intende il guadagno di alcunché. La
mente non condizionata all'idea di guadagno e all'idea che ci sia qualcosa da
guadagnare è una mente bodhica. [...] È quanto mai chiaro che fondamentalmente
tutti gli esseri viventi posseggono la Bodhi; non è necessario che l'acquistino
un'altra volta". [...]
Pei Hsiu domandò: "Si conquista (la Bodhi), se si è immemori quando si batte
questo sentiero?".
Il maestro rispose: "Non-attenzione significa già battere questo sentiero.
Perché parli ancora di conquistare e non conquistare? Il sorgere di un pensiero
nella mente ti crea un oggetto; se sei immemore, questa è l'assenza dell'oggetto
mentre la tua mente cesserà e non potrà essere cercata".
Pei Hsiu domandò: "Che cosa bisogna fare per evitare i tre mondi (del desiderio,
della forma e della non forma)?".
Il maestro rispose: "Non pensare né al bene né al male ed eviterai i tre mondi
adesso, in questo preciso istante". [...]
Una volta il maestro salì nella sala delle adunanze e disse all'assemblea: "La
vostra stessa mente è Buddha. Da tutti i Buddha lassù a tutti gli esseri
senzienti, vermi lubrici compresi, quaggiù, tutti posseggono la natura buddhica
e appartengono alla stessa sostenza della mente. [...] Perciò (sforzatevi di)
conoscere la vostra mente essenziale al fine di percepire la vostra natura
essenziale (kensho) e non cercate nient'altro.
Come potete conoscere la vostra mente essenziale? Quella che parla ora è la
vostra mente. Se non parlate e fate cessare ogni attività, la sostanza della
mente è come lo spazio vuoto senza forma e sagoma e senza sito e posizione
[...].
Ora che ne siete consapevoli, dovreste dimorare nel nulla, e questo si chiama
battere il sentiero di tutti i Buddha. Il sūtra dice: 'Dovresti sviluppare una
mente che non dimori in alcunché'. [...]
Dovreste imparare solo la non-attenzione per [...] astenervi dal far sorgere
pensieri discriminanti al fine di eliminare (tutti i concetti di) egoità,
altruità, desiderio, collera, simpatia, antipatia, guadagno, perdita, ecc., per
riguadagnare la natura essenziale che è fondamentalmente pura e limpida; questa
è la pratica della Bodhi, del Dharma e della Buddhità".