"Era tutto un nulla e un uomo era nulla lui pure" (Ernest Hemingway)
la meditazione come via
tra vipassana e zazen




 

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"Era tutto un nulla e un uomo era nulla lui pure" (Ernest Hemingway)


Dal suo racconto Un posto pulito, illuminato bene:


"Spingendo la luce elettrica, egli continuò la conversazione con se stesso. Di che aveva paura? Non era paura né terrore. Era un nulla che egli conosceva anche troppo bene. Era tutto un nulla e un uomo era nulla lui pure. Alcuni di quel nulla vivevano senza averne coscienza mai, ma egli invece lo sapeva bene, che tutto quanto era nada y pues nada y nada y pues nada [niente e per niente e niente e per niente]. O nada nostro che sei nel nada, sia  nada il nome tuo, nada il regno tuo e sia nada la tua volontà così in nada come in nada. Dacci oggi il nostro nada quotidiano e nada a noi i nostri nada come noi li nadiamo ai nostri nada e non nadare noi in nada ma liberaci dal nada; pues nada. Ave, nulla, pieno di nulla, il nulla sia con te. Egli sorrise e si fermò davanti a un bar dove splendeva sotto la luce la macchina a vapore per il caffè espresso".