Nella cella (Thom Gunn)
la meditazione come via
vipassana e zazen




 

home

presentazione

meditare

le lezioni

buddhismo

zen

gli esercizi

testi

bibliografia

insegnante

dizionario zen

links

stampa

cerca nel sito

email

newsletter


 


 

Nella cella (Thom Gunn)


Solo sedeva un uomo nella cella dei rei,
pauroso, scostante, in una cella a due.
E dalla cuccetta di ferro, la più bassa,
studiava il posto dov'era, come fa il reo.

La cella aveva degli angoli, era pulita, provvista
di scodella, sapone grigio e sabbioso, asciugamani di carta,
un materasso pieno di nodi e non troppo macchiato,
e anche un w.c. per i bisogni del reo.

Riusciva a vedere distintamente quanto c'era da vedere,
e più tardi quando le luci si spensero alle nove
vide non meno distintamente quanto c'era da vedere:
un ordine senza colore né massa o linea.

E allora seppe esattamente dov'era seduto.
Poiché pur non potendo venir meno le ricchezze totali
- mattone rosso sbiadito, fontane, glicine - queste
contenevano ancora il silenzio di una prigione,

La prigione conteneva una cella, la cella conteneva
una scatola, una semplice sospensione, al centro,
dove non rimaneva nulla da capire,
e dove egli doveva rientrare e rientrare senza fine.