Le mie mani non sono ancora vuote (Margherita Guidacci)
la meditazione come via
vipassana e zazen




 

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Le mie mani non sono ancora vuote (Margherita Guidacci)


Le mie mani non sono ancora vuote
ch'io possa alzarle a Te. Io che fallii nella stretta, fallisco
ora nella rinunzia. È così poco
quel che trattengo, scherno alla mia fame,
e tuttavia è un ingombro smisurato
che mi sbarra il cammino verso Te.
Poiché per queste briciole furiosamente amate
non son pronta al tuo dono
di nudità, di bellezza severa,
al silenzio più trasparente delle lacrime.