Le figure entravano in me (Mariangela Gualtieri)
la meditazione come via
tra vipassana e zazen




 

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Le figure entravano in me (Mariangela Gualtieri)


Le figure entravano in me
e si fingevano innocue.
Le figure soffici e a spigoli

popolavano l'andamento mio vuoto e
il respiro. Raccontavano storie modeste.
A volte facevano ridere. Tremavano.
Si facevano male. Non fatevi male.
Ma si sparavano. Si scontravano.
Correvano su treni pericolosi.
Riempivano l'andamento mio vuoto
con assi e bastoni. Non fatevi male figure.
Lasciate in pace il mio vuoto
non addobbatelo con scene illusorie
non masticatelo. Movimenti loro
di polvere e luce. Su tutte le furie
e le ingiurie - un latte
uno sparo - un bicchiere di whisky
niente affiorava. Niente pił silenziava
in me. Intorno a me.