"Siamo interamente presenti quando dimentichiamo noi stessi" (Anselm
Grün)
Giovedì abbiamo continuato a leggere da Il libro dell'arte della vita di
Anselm Grün:
"La nostra vita quotidiana non è sempre emozionante.
Abbandònati alle consuetudini della tua vita quotidiana. Abbi fiducia che in
esse troverai tutto quanto cerchi. Non si tratta di novità interessanti, ma di
sentire quello che c'è già. Percepisci quello che c'è. Rendi giustizia a quanto
costituisce la realtà della tua esistenza. Allora intuirai che la vita
quotidiana ti conduce all'essenziale, alla pura scoperta dell'essere. E se sei a
contatto con quanto è, tocchi la ragione di ogni esistenza. Quando la vita
quotidiana diventa esercizio, quando diventa luogo di incontro con il divino,
essa si trasfigura.
Sii attento e prudente con te stesso. E sii attento alle cose che ti sono state
affidate. L'interiorità e l'esteriorità sono collegate l'una all'altra. Nel tuo
rapporto con le cose si esprime il tuo atteggiamento interiore. Il modo in cui
tratti gli oggetti è il modo in cui tratti te stesso. Chi non ha più occhi per
le cose semplici, avrà anche lo sguardo offuscato per i moti interiori del
cuore.
[...]
Per chi vive in modo vigile, per chi è completamente assorbito in ciò che sta
facendo, l'eternità irrompe nell'esistenza. T.S. Eliot parla del «punto fermo
del mondo che gira su se stesso» [...]. David Steindl-Rast, il monaco
benedettino ed eremita austriaco, distingue tre caratteristiche in un'esperienza
del genere, delle quali la prima è che dimentichiamo completamente noi stessi.
Riteniamo che sia un'enorme grazia sapersi accettare. Sappiamo infatti quanto
sia difficile dire davvero sì a se stessi. Ma la grazia delle grazie
consisterebbe nel poter dimenticare se stessi, nel poter smettere per un attimo
di girare intorno a se stessi, non chiedere più a che cosa serva ciò che faccio,
bensì essere semplicemente in quanto è in quel momento. Il paradosso consiste
nel fatto che siamo interamente presenti quando dimentichiamo noi stessi. Allora
viviamo completamente nell'attimo. Siamo presenti. E siamo noi stessi fino in
fondo" (pp. 56, 74-75).
Abbiamo iniziato con la consapevolezza del respiro.
Poi la camminata.
In ultimo l'esercizio della consapevolezza centrata su di sé.
Lunedì abbiamo continuato a leggere
qualcosa dal classico Lin-chi-lu (clicca
qui).