Uno e tutto (Johann W. Goethe)
la meditazione come via
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Uno e tutto (Johann W. Goethe)


Per ritrovarsi nell'Infinito
si annulla il singolo volentieri,
ed allora ogni tedio si placa;
non più brucianti desideri né sfrenata volontà,
non più l'esigere molesto né il dovere rigoroso,
la rinuncia all'io è voluttà.

Anima del mondo vieni, infonditi in noi!
Poi l'alto impegno delle nostre forze
sarà lottare con lo spirito del mondo.
Ci guidano propizi spiriti benigni,
maestri sommi ci fanno strada indulgenti
verso colui che crea e creò ogni cosa.

E così ridar forma a ciò che è creato,
affinché niente contrasti irrigidito,
è l'opera dell'eterna azione della vita.
E ciò che non era vuole ora divenire
limpidi soli, terre variopinte,
senza mai sosta, senza mai quiete.

Deve sommuoversi , agire creando,
darsi una forma per poi trasformarsi,
solo apparenti i momenti di quiete.
L'Eterno in tutti senza sosta freme
poiché tutto deve in Nulla dissolversi
se nel suo Essere vuol permanere.