Continuiamo a trarre brani da Cerchio infinito - La via buddhista
all'illuminazione di Bernie Glassman. Ricordiamo che questa prima parte del
testo è un commento al Sutra del Cuore.
"Il cervello lavora in modo dualistico, separando i fenomeni
in questo e quello. Giudica ogni nostra azione come buona o cattiva, giusta o
sbagliata. Ma buono e cattivo, inclusa la nozione di male, sono giudizi di
valore che vanno oltre il puro dato. Ciò non significa che il male non esista o
che non vi siano il buono e il cattivo. Significa soltanto che sono giudizi
sussistenti nell’area del relativo, colori che noi aggiungiamo ai fenomeni. Sono
come la trama per l’ordito, e questo ci riporta all’ultimo termine del titolo:
sutra.
Sutra ha molti significati. Vi è la parola «sutura», la giuntura o la cucitura
di due parti in una. Sutra significa anche ordito, i fili che passano attraverso
tutti i fenomeni, e che costituiscono la loro tessitura, il loro intrecciarsi. I
fili che passano attraverso tutti i fenomeni sono i fenomeni stessi.
Dunque, il sutra è l’aeroplano che sentiamo volare là fuori. Inspirare ed
espirare è il sutra. Tutti i discorsi dell’Unico Corpo sono il sutra.
Nella tessitura, l’ordito è costituito dai fili longitudinali, la trama da
quelli trasversali. [...] Nel complesso, l’ordito corrisponde all’assoluto, la
trama al relativo; la tessitura ne è l’unità. Dunque, i sutra sono i fili che
passano attraverso tutti i fenomeni, permettendo ogni movimento, ogni forma di
vita. [...]
Consideriamo il termine «cuore» nel titolo. [...] Il cuore o l’essenza della Via
Illuminata è il non conoscere, che rende possibile il manifestarsi di qualsiasi
fenomeno. Non appena conosciamo qualcosa, impediamo a qualcos’altro di
manifestarsi, di emergere. Non appena conosciamo qualcosa, limitiamo ciò che
pensiamo di conoscere. Lo stato di non conoscenza è ognuno, ogni cosa, qualsiasi
cosa, in costante manifestazione, in costante accadimento in accordo con i
cambiamenti di tempo e di situazione. Ma se viviamo in base al conoscere, questa
incessante manifestazione delle cose, una dopo l’altra, non può essere
sperimentata direttamente. Siamo bloccati dalle nostre idee su ciò che
dovrebbe accadere e siamo turbati perché le nostre aspettative non
corrispondo alla realtà. Quando lasciamo andare le nostre aspettative, siamo con
le cose così come sono [...]. Maha Prajnaparamita Hrdaya Sutra: tutto il messaggio sta qui. Se
potessimo veramente concepire il termine maha, concepire quest’Unico Corpo,
quest’unico giardino che è noi stessi, il mondo apparirebbe diverso. Invece di
vedere gli alberi, il terreno, il concime e i fiori come diversi, separati, li
vedremmo come Unico Corpo con differenti qualità, aspetti, caratteristiche.
Capiremmo che quando coltiviamo la terra coltiviamo tutto il resto. Prendersi
cura degli alberi ha un effetto sui fiori; prendersi cura di un fiore ha un
effetto sul terreno" (dal Capitolo I).