"Qualunque cosa sia, è lo stato illuminato" (Bernie Glassman)
"Qualunque cosa sia, è lo stato illuminato" (Bernie Glassman)
Continuiamo a trarre brani da Cerchio infinito - La via buddhista
all'illuminazione di Bernie Glassman. Ricordiamo che questa prima parte del
testo è un commento al Sutra del Cuore.
"Tutto nello zen è nel presente. Non vi è futuro, né passato,
tutto è ora. Non c’è alcun luogo verso cui andare, né da raggiungere, tutto è
qui, tutto è un Unico Corpo, una sola cosa. Essendo già qui, siamo già alla fine
del sentiero e siamo anche all’inizio. Non pratichiamo per diventare illuminati,
non pratichiamo per realizzare qualcosa; pratichiamo perché siamo
illuminati. Non mangiamo per vivere; poiché siamo vivi, mangiamo. Di
solito siamo convinti del contrario: pensiamo di mangiare o respirare per
restare vivi; e non invece di respirare, mangiare, agire perché siamo vivi.
Dire che pratichiamo lo zen per realizzare la Via non coglie il punto, perché
implica che attraverso la pratica otterremo qualcosa, forse l’illuminazione. È
la stessa logica secondo cui poiché respiriamo, resteremo vivi; come se l’essere
vivi fosse il risultato del respirare. No, avvengono entrambi nello stesso
momento. Non sono lineari: causa ed effetto sono una cosa sola.
Di solito tendiamo a considerare la vita da una prospettiva lineare: facciamo
qualcosa che causa l’accadere di qualcos’altro. Ma in realtà tutto accade in
questo momento. Sembra esserci una sequenza lineare, ma non è reale. Guardando
un film, pensiamo sia continuo, ma in realtà è formato da fotogrammi separati.
La realtà, tutto, è qui in questo preciso momento. […]
Naturalmente, se smettiamo di respirare non vivremo molto a lungo. Respirare è
la funzione stessa della vita, non si può non respirare. Ma respirare non causa
la vita, è inseparabile da essa. Respirare è la vita. Non può essere
separato dalla vita quanto l’umidità dall’acqua. L’unità di causa ed effetto è
questa completa inseparabilità.
[…] Tutto è un Unico Corpo, tutto è una sola cosa. Ciò non significa che vi sia
cambiamento. Il Buddha Shakyamuni ha detto che tutto è cambiamento. È ciò, e
cambia. È lo stato illuminato, e cambia. Se riusciamo davvero a vederlo, se lo
assorbiamo fino in fondo, non ci si può sentire turbati riguardo a noi stessi,
non ci si può sentire insoddisfatti o colpevoli di non agire nel modo giusto.
[…] Qualunque cosa sia, è lo stato illuminato.
Lo stato illuminato è il meglio che possa accadere in questo momento, ma il
meglio nel senso che è quello che sta accadendo, e non c’è scelta. È in questo
senso che diciamo che ogni cosa è perfetta così com’è, nel senso che è completa.
[…]
Un altro sinonimo di perfetto è assoluto. […] Siamo perfetti così come
siamo. Se aggiungiamo un’altra testa in cima alla nostra, creiamo qualcos’altro,
un altro tipo di creatura. Se aggiungiamo un qualsiasi elemento a ciò che siamo,
diventiamo qualcosa di diverso. Perciò, qualsiasi evento accada in un dato
momento, è il meglio che possa accadere in quel momento. Ogni altra conclusione
è il risultato delle nostre idee riguardo a ciò che dovrebbe accadere o a come
ci aspettiamo che accada, e anche questi sono soltanto concetti.
[…] Ci facciamo l’idea di qualcosa di perduto o di qualcosa che non c’è, poi un
giorno ci accorgiamo che è qui, se solo riusciamo a vederlo. E che cos’è qui?
Solo quel che siamo, così come siamo. I nostri preconcetti e le nostre idee
bloccano l’accettazione e la comprensione di questa semplice verità.
Poiché perfetto non significa né buono né cattivo, ma solo ciò che è così com’è,
in questo senso anche l’assassinio di un bambino è perfetto. È semplicemente
così com’è. Buono e cattivo sono soltanto giudizi che aggiungiamo a ciò che è,
sono un di più. La pioggia è così com’è. Se siamo contadini, tendiamo a
considerarla meravigliosa; se abbiamo in programma un picnic pensiamo sia
terribile. Ma la pioggia è la pioggia. La gente dice che la pioggia è umida, ma
un pesce non lo direbbe. L’acqua è per il pesce l’essenza della vita, né umida
né secca. Il pesce non vi aggiunge alcun concetto né alcuna dicotomia. Quando
diciamo che qualcosa è perfetto, ci stiamo riferendo all’assenza di dicotomia o
di dualismo. All’interno dell’Unico Corpo, accade una cosa sola" (dal capitolo
I).