Il cigno (Fjodor I. Tjutcev)
Lascia che l'aquila oltre le nubi
Incontri il volo del lampo
E con occhi immobili
Si abbeveri in sé della luce del sole.
Ma non c'è sorte più invidiabile,
O puro cigno, della tua,
E del puro elemento del quale
La divinità ti ha rivestito.
Esso fra il duplice abisso
Culla il tuo sonno onniveggente,
E dalla piena gloria del firmamento
Da ogni parte tu sei circondato.