Come già si accennava in riferimento alla
postura, stare semplicemente seduti è già pratica estremamente vasta.
In questo esercizio quindi ci poniamo seduti nel nostro modo e non facciamo
altro. Lasciamo che la mente vada dove vuole andare. Non obiettiamo nulla alla
nostra mente, non imponiamo alcuna disciplina ai nostri pensieri, non associamo
al nostro sederci nessun costringente fare qualcosa.
Ciò che non ci è consentito è solo approfittare del nostro stare seduti per
tornare a fare questo o quell'esercizio. La mente è diabolica, vuole sempre
fare, non vuole perdere tempo la mente. E allora ti siedi e dopo un po' la mente
ti dice: "E se ne approfittassi per fare il tal esercizio?"; oppure, anche: "E
se provassi, già che ci sei, a svuotare la mente?"; e ancora: "E adesso che sei
seduto e non devi fare niente, vediamo... A cosa potresti pensare?".
Invece non devi fare niente. È un esercizio in cui non fai nessun esercizio. Sei
capace a non fare alcun esercizio? a stare seduto e basta? sei capace a non
confondere questo non fare con il non pensare a niente? sei capace a far andare
libera la mente per il suo corso? Ti accorgi ben presto che la cosa non ti è poi
così automatica.
Non fare alcun esercizio ci ricorda la dimensione più intima della pratica
meditativa, la quale è appunto il non-fare. E il non-fare non è l'azzeramento
della tua mente naturale, ma è il suo naturale lasciarla essere, lasciar andare
per il suo corso. Senza ostruzioni, senza obiezioni, senza disciplina.
Non fai niente e così tutto si fa, tutto prosegue per la sua via. Non ti dai a
nessuna tecnica speciale e tutto torna alla sua più semplice ordinarietà.
Un'ultima cosa: questo non è l'esercizio in cui si lascia libera la mente di
andare per il suo corso e se ne osservano i pensieri. Non si tratta di osservare
(oggettivando, disidentificandoci da) gli oggetti mentali. Non ricadere in
quell'esercizio. Non ricadere in nessun esercizio. Stai seduto e basta. È
l'esercizio di non fare proprio niente, è l'esercizio del non esercizio. Stai lì
e perdi tempo a non fare.