Uno dei maggiori problemi dei meditatori occidentali è il
fatto che la loro preparazione concettuale alla pratica della meditazione è
generalmente insufficiente. Con la testa piena di idee freudiane e alle prese
con problemi psicologici spesso non completamente risolti o addirittura
ignorati, gli occidentali impegnati nella meditazione sono frequentemente sviati
dalla propria confusione e dai propri desideri e conflitti. Come ha detto il
compianto insegnante tibetano Kalu Rimpoche: “Si dice che chi cerchi di meditare
senza la comprensione concettuale di cosa stia facendo è simile a un cieco che
stia cercando la strada in aperta campagna; una persona del genere può solo
gironzolare senza sapere come scegliere una direzione anziché un’altra”.