Estasi selvaggia (Nathalie Delay)
la meditazione come via
tra vipassana e zazen




 

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Estasi selvaggia (Nathalie Delay)


Estasi selvaggia di non essere nulla di speciale,
di lasciar consumare gli innumerevoli criteri
al contatto della potenza del reale.
Estasi selvaggia di vivere la vita così come si offre,
di tuffarsi, nudi, senza protezioni,
nella corrente impetuosa della vita.

Lasciarsi andare, divorati dall'evidenza,
non c'è mai stato nessuno di separato, isolato.
Che follia
averci creduto tanto a lungo!
Essersi aggrappati con tale ossessione,
da avere perso il senso del reale.

Estasi dolce di non ostentare, non nascondere più nulla,
di vivere in estrema semplicità,
l'intensità dell'istante.